Alcuni recenti e gravi avvenimenti legati alla sicurezza alimentare, tra cui il richiamo, da parte di Boar’s Head, di oltre tremila tonnellate di salumi contaminati da Listeria monocytogenes, che ha causato 10 vittime e 60 ricoveri in 19 Stati, evidenziano la fondamentale importanza che riveste l’adozione di un piano efficace per la sicurezza alimentare. Allo stesso modo, una recente epidemia di E. coli legata ai McRoyal DeLuxe di McDonald’s ha colpito 104 persone in 14 Stati, causando 34 ricoveri e una vittima.
Questi esempi mettono in evidenza il rischio, in termini di responsabilità penale, a carico degli esponenti del settore alimentare. Ad esempio, a seguito di un’epidemia di salmonella verificatasi nel 2008-2009, il presidente della Peanut Corporation of America è stato condannato a 28 anni di carcere, mentre altri membri del personale direttivo hanno scontato lunghi periodi di detenzione.
Allo scopo di ridurre questi rischi, le organizzazioni devono valutare il proprio programma di sicurezza alimentare in base ai seguenti aspetti:
- Personale Qualificato: Verificate che il programma venga gestito da personale qualificato in controlli preventivi, con una solida esperienza in materia di sicurezza alimentare.
- Stanziare un budget adeguato: Per mantenere degli standard elevati, è necessario stanziare risorse sufficienti per i test e la formazione in materia di sicurezza alimentare.
- Controlli Approfonditi: Implementare protocolli di analisi idonei alle fasi critiche per verificare la sicurezza dei prodotti.
- Valutazione dei Rischi: Individuare le aree ad alto rischio all’interno della struttura e pianificare in base agli scenari peggiori.
Se si affrontano in modo proattivo questi aspetti, è possibile rafforzare le proprie misure in materia di sicurezza alimentare, tutelare la salute pubblica e ridurre la probabilità di incorrere in possibili conseguenze legali. Per maggiori informazioni sulla sicurezza alimentare, contattate un/una project manager all’indirizzo [email protected].